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1810
SCIACCò DA UFFICIALE DI FANTERIA AUSTRIACA
età napoleonica, fanteria di linea, impero d'austria, ufficiale, uniforme
Lo sciaccò (Czako) da viene introdotto per tutti gli ufficiali della fanteria nel 1810 poiché prima lo era solo per gli ufficiali ungheresi (dal 1806).
Questa è la prescrizione del regolamento di adeguamento (largamente ignorata come si vedrà in seguito e nelle tavole coeve):
Realizzato in panno nero ed alto 8 pollici (circa 21 cm) è di un pollice più largo alla sommità rispetto alla base. Per i capitani e i tenenti-capitani è prescritto un gallone dorato largo 2 pollici con due sottili bande nere vicino al bordo che viene messo a mezzo pollice dalla sommità. Per i tenenti invece il gallone è della stessa misura ma con una fascia nera centrale più larga.
La nappina è in canottiglia d'oro e sporge di un pollice rispetto alla sommità dello sciaccò. Il suo diametro è di 6,3 cm e al centro del fronte è riportato, ricamato in oro su velluto nero, il monogramma dell'imperatore F I. Al centro del copricapo in verticale è presente una tasca in cuoio nero in cui è infilata la nappina rivestita esternamente in nastro oro a strisce nere largo non più di mezzo pollice. Nella parte inferiore è fissato da un bottone del colore reggimentale (in oro o argento) e da esso di sviluppa una coccarda circolare di nastro metà oro e metà nera.
Sono presenti visiera e paranuca un cuoio nero laccato, ciascuno largo 3 pollici. Sulla visiera è ricamato un bordo in filo dorato di mezzo pollice. Lo sciaccò viene portato con un soggolo in cuoio nero, se non viene utilizzato esso viene ripiegato nell'interno.
In parata dietro la nappina viene portato il distintivo di Campagna (in estate un ramoscello di quercia, in inverno di abete) infilata nella taschina dietro al gallone verticale. Durante le esercitazioni e le marce lo sciaccò viene portato con una fodera nera.
Come anticipato molte solo le varianti applicate dai vari ufficiali a questa descrizione. Anzitutto è presente un rinforzo posteriore un cuoio come per la cavalleria, spesso ricamato a sua volta in filo d'oro come la visera.
In secondo luogo molti esempi riportano sciaccò molto svasati, in cui il diametro superiore differisce ben più del pollice prescritto per conferire al copricapo maggiore grazia (più ci si avvicina agli anni 20 dell'Ottocento, più aumenta la svasatura e si riduce l'altezza del copricapo). La sommità stessa del copricapo è immediatamente realizzata in cuoio anziché in panno come per la truppa.
Anche la larghezza dei ricami è piuttosto variabile come pure la forma della nappina che viene descritta come troncoconica in principio ma che diventa quasi immediatamente una semisfera o addirittura una sfera compressa ai lati.
Infine la cerata prescritta non viene praticamente mai rappresentata e non ne sono rimaste pertanto è possibile che ve ne fossero ma che non fossero granché usate, nemmeno in marcia.