BERRETTO DA FATICA PER FANTERIA AUSTRIACA

Il berretto da fatica -che dal 1840 non viene più chiamato Holzmuetze ma bensì Lagermuetze- è un capo raramente rappresentato nelle tavolo uniformologiche ma che compare nelle raffigurazioni di vita di caserma. Veniva indossato in qualsiasi servizio di fatica o a riposo quando era comunque prescritto l'uso del copricapo ma non era necessario indossare lo sciaccò.

Erano in generale realizzati con materiali di recupero e scarti a meno che il Reggimento stesso provvedesse alla loro realizzazione, a proprie spese.

La prescrizione del modello 1840 andava a regolamentare un uso già diffusosi dall'introduzione nel 1836 dei pantaloni azzurri per tutte le truppe a piedi e che era già a sua volta consolidato per le truppe ungheresi che avevano già prima il pantalone blu.

Prevedeva quanto segue:

" il berretto da campo è realizzato dalla Commissione agli Equipaggiamenti con il panno bianco più grezzo; le cuciture e i risvolti laterali sono bordati di tessuto azzurro per 0,32 cm (1/8 di pollice); i risvolti sono alti al centro 11,74 cm (4 pollici e mezzo) e sono foderati in panno mentre l'interno della calotta è foderato in lino.

Per quelli realizzati dalle truppe si prescrive l'uso delle uniformi dismesse e il numero reggimentale apposto sull'esterno di un risvolto viene applicato utilizzando il colore distintivo con materiali di recupero senza l'intervento dell'erario o della commissione agli equipaggiamenti."

Già pochi anni dopo questa circolare iniziarono a circolare berretti da fatica realizzati esattamente all'opposto di quanto descritto, ossia realizzati in panno azzurro (di recupero dai pantaloni dismessi) profilati in bianco con il numero reggimentale apposto in bianco.

Di fatto questo pattern, rappresentato in vari dipinti e tavole, è esattamente intermedio a quello poi regolamentato nel 1851 e distribuito nel 1855.