Nato il 21 luglio 1856 a Verona nella famiglia del maggiore Rudolf Otto Ritter von Ottenfeld (omonimo), ucciso eroicamente a capo di un battaglione del 38 ° Reggimento di Fanteria nella battaglia di Koeniggraetz il 3 luglio 1866. Il reggimento in cui serviva era il Graf Haugwitz, accasermato a Monselice nel padovano: proprio per questo la famiglia risiedeva da tempo in Veneto.
Originariamente Rudolf era destinato ad una carriera militare secondo la tradizione di famiglia. Frequentò per alcuni anni l’accademia militare ma la vocazione artistica lo portò ad interrompere gli studi. La formazione militare tuttavia gli permise di avere tanto la competenza quanto l'occhio per l'uniformologia, le pose e gli scenari di battaglie che faranno di lui una vera celebrità.
Ottenfeld ha ricevuto la sua formazione artistica professionale presso l'Accademia delle Belle Arti di Vienna dove si legò a due insegnanti in particolare: Carl Würzinger, pittore dello storicismo austriaco e Leopold Karl Müller, celebre artista orientalista. Da entrambi egli attinse profusamente come si può chiaramente vedere nelle opere del periodo bavarese, principalmente dedicate all'orientalismo.
Dal 1883 al '93. l'artista visse e lavorò a Monaco dove insegnò all'Accademia di Belle Arti, poi fu chiamato fino al 1900 a Vienna per svolgere anche alcune commissioni patrocinate dalla Casa Imperiale. Per la Sesta Esposizione Internazionale d'Arte a Monaco nel 1892, fu selezionato come giurato.
Negli anni ottanta dell'Ottocento, in cerca di ispirazione, Rudolf visitò il Montenegro e il Caucaso (secondo la datazione di dipinti e schizzi, si trovava in quest'ultimo nel 1886. Molto interessante il parallelismo tra gli scenari montani della fase giovanile (tendenzialmente alpini, sulla base dei suoi ricordi italiani) e quelli del Caucaso, contaminati da una luce e da figure più marcatamente orientaleggianti.
Dopo la morte di Julius Mařák nel 1899, Ottenfeld fu nominato rettore dell'Accademia di Belle Arti di Praga dove si trasferì definitivamente nel 1900. Tra i suoi studenti a Praga c'era il pittore e restauratore d'arte Zdeněk Glückselig. Ha trascorso tredici anni lì come professore, fino alla sua morte.
Dal 1886 ha partecipato regolarmente a mostre a Vienna e per il suo lavoro nel 1894 è stato insignito della "Medaglia d'oro per i successi nelle arti" dell'Impero austriaco.
Membro fondatore della Secessione di Vienna, faceva parte del comitato di lavoro entrando in contatto con artisti della fama di Klimt, Mucha e Hoffmann. Il frontespizio del quarto numero di Ver Sacrum, la rivista ufficiale della Secessione, oggi oggetto di culto come massimo esempio della ricerca di rinnovamento estetico della belle epoque e dello Jugendstil, è stato disegnato da Ottenfeld.
L'artista morì a Praga il 26 luglio 1913.
Una delle opere più famose di von Ottenfeld è il dipinto "La gloriosa artiglieria austriaca nel 1866", dipinto da lui nel 1897. È dedicato alla sconfitta dell'esercito austriaco vicino a Königgraz, che subì il 3 luglio 1866 durante il Guerra austro-prussiana. Oggi il dipinto è in mostra al Museo di Storia Militare di Vienna. L'opera assume ancora maggiore significato se si tiene conto della morte del nonno di cui portava il nome in quella stessa battaglia.
Il lavoro più significativo per l'uniformologia è una serie di tavole di Von Ottenfeld sullo studio delle uniformi dell'esercito austriaco prima del 1867 per una grande opera i cui testi furono stesi da Oscar Teuber, col quale ebbe numerose felici collaborazioni. L'opera è ritenuta la fonte di illustrazioni militari più attendibili nonostante non manchino alcune licenze artistiche.
Realizzata nel 1895, la cartella contente le opere ad olio su cartone è oggi conservata nel Museo di Storia Militare di Vienna.
Disegno preparatorio di ufficiale di fanteria per una tavola dell'opera "Die Oesterreichische Armee" realizzata con Oscar Teuber.
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